Per non dipendere da nulla, mai più.

Efficace, economico, un metodo alternativo basato sull’agopuntura contro tutti i tipi di dipendenza.
Droga è qualsiasi sostanza che ti cambia e che sviluppa dipendenza.

Ben pochi di noi fanno a meno di caffè o sigarette, alcol o vino, benzodiazepine o valeriana, tutte quelle sostanze che cambiano l’umore e “aiutano”, in varie circostanze e a vario titolo, a vivere.

La dipendenza è dunque tra noi, strisciante. Non è solo cosa da brutti e cattivi. Certo alcune droghe sono fortemente emarginanti come eroina e alcol, ma tutte potenzialmente tolgono la libertà.

La realtà della droga è poi più complessa. Sempre più spesso si presenta il fenomeno della polidipendenza: liberarsi dall’eroina non vuol dire diventare liberi. Nel migliore dei casi alcol e nicotina, ma quando si tratta di coca, crack, ecstasy e altro ancora, che fare?

C’è sempre una strada praticabile, dura, difficile, che passa attraverso la crescita personale, la fede, le comunità, ma quanti arrivano a decidere di intraprenderla e percorrerla fino in fondo?

Dal 1974 in USA, e da 1993 anche in Italia, c’è un’altra possibilità: si chiama Acudetox ed è una terapia non farmacologia. Cinque sottili aghi infissi sull’orecchio senza dolore; terapia di gruppo in ambiente tranquillo ed accogliente. Alla droga il tossico chiede di star bene e con Acudetox si sta bene da subito, qualunque sia la sostanza di cui si abusa, anche se si inizia durante una crisi di astinenza. E’ un metodo che non sostituisce dipendenza con dipendenza, ma punta sul tossico, lo sostiene, lo mette man mano in condizione di farcela da solo. Senza dipendere da nulla. Non a caso l’associazione che dal 1985 sta diffondendo il metodo nel mondo si chiama nulla – NADA (National Acupuncture Disintoxication Association).

Il paziente descrive spesso l’agopuntura come esperienza unica: “Ero rilassato ma vigile” “Ero rilassato senza perdere il controllo”. Chi è depresso o stanco si sente più energico.

E’ una terapia non verbale: precede le parole e permette la successiva verbalizzazione. E’ un aiuto concreto che precede la relazione interpersonale. E permetterà successivamente il passaggio a terapie di supporto psicologico o a gruppi d’aiuto (Alcolisti Anonimi, Centro Aiuto Tossicodipendenti o Nuclei Accoglienze).

E’ una terapia di gruppo a sessione aperta, senza appuntamenti (da rispettare), a richiesta (devi presentarti con certi ritmi, ma puoi averla ogni volta che lo desideri), può essere praticata nella struttura pubblica, dunque a costi bassi. Nel gruppo possono essere trattati contemporaneamente alcolisti, dipendenti da crack, eroina, psicofarmaci o nicotina, in vari stadi (dall’astinenza a quelli ormai “liberi”). E il gruppo è d’incentivo: ce la puoi fare, ce la stai facendo.