Diagnosi

L’identificazione di un alcolista può essere difficile perché non c’è differenza fisiologica rilevabile fra una persona che beve molto e una persona che non può controllare il suo bere. Di conseguenza, l’identificazione coinvolge una valutazione obiettiva per quanto riguarda i danni che il consumo di alcol fa al bevitore, confrontata con i benefici soggettivi percepiti dal bevitore. Ci sono molti casi in cui la vita dell’alcolista è stata significativamente danneggiata, e ci sono ancora tantissimi casi limite che sono difficili da classificare.

Oggi è possibile avvalersi di metodologie raffinate per la determinazione della prova genetica della predisposizione all’alcolismo. Si tratta di un test che misura l’attività di due enzimi presenti in vari tessuti organici compreso quello celebrale. Si è visto che la loro attività nel cervello viene alterata dal prolungato uso di alcol.

Un metodo può essere utilizzato per rilevare la perdita di controllo nell’uso dell’alcol. Il questionario della GABBIA, sviluppato dal Dott. John Ewing può essere usato per evidenziare rapidamente se il paziente ha una problema di abuso di alcol.

Due risposte “sì” indicano che il paziente dovrebbe essere analizzato più a fondo.

Il questionario pone le seguenti domande:

  1. Avete mai pensato di dover ridurre la quantità di alcol bevuta?
  2. Vi siete infastiditi se qualcuno vi ha criticato per la quantità di alcol bevuta?
  3. Vi siete mai sentiti colpevoli per la quantità di alcol bevuta?
  4. Avete mai avuto bisogno per prima cosa di mattina di bere per reggere i vostri nervi o eliminare i postumi di una sbornia?

Diagnosi di DSM: La diagnosi di DSM-IV di dipendenza dall’alcool rappresenta un altro metodo per definire un alcolista.

Urina ed analisi del sangue: Anche se ci sono prove certe per l’uso reale di alcool, non ci è prova disponibile che può differenziare fra una persona che beve molto e una persona che non può controllare loro bere.