LOTTA AL TABAGISMO

In occidente l’uso dell’agopuntura per il trattamento del tabagismo è noto da alcuni decenni. Tutti conosciamo almeno qualcuno che ha provato a smettere di fumare grazie all’agopuntura con risultati più o meno brillanti. Ci sono diversi protocolli: alcuni si rifanno al’agopuntura tradizionale cinese, altri alla riflessoterapia. I punti possono essere sul corpo o sui padiglioni auricolari. In alcuni casi viene lasciato a dimora un ago o una graffetta per stimolare il punto in maniera persistente.

Anche il protocollo Acudetox può essere usato per la dipendenza da tabacco. Questa azione è stata notata in maniera casuale: tossicodipendenti o alcolisti in trattamento con Acudetox hanno segnalato un minor bisogno e consumo di sigarette.

I danni provocati dal fumo del tabacco sono stati negli ultimi anni individuati in modo più preciso. In Italia il fumo è direttamente responsabile di circa 60000 decessi l’anno (12% circa della mortalità globale). Il tabagismo costituirebbe fattore di rischio cardiovascolare in 20000 decessi e sarebbe responsabile almeno il 30% dei tumori (in particolare a carico dell’apparato polmonare, cavità orale e vescica). Gioca inoltre un ruolo determinante nella genesi delle patologie ostruttive polmonari croniche e nell’enfisema.

Nonostante questi dati siano ormai a conoscenza del grande pubblico tantissimi continuano a fumare. Un tempo le ragioni di questo fatto sembravano misteriose ora si sa che la nicotina crea dipendenza fisica. Anzi nel 1990 un’inchiesta tra esperti per classificare le droghe in base alla loro capacità e velocità a creare dipendenza ha posto la nicotina in cima alla lista seguita a ruota da tutte le sostanze (ice, crack, cocaina) che vengono assunte come fumo o inalate. Il fumo sembrerebbe il modo più diretto per trasportare una sostanza psicottiva al cervello: in meno di 7 secondi il 25% della nicotina assorbita si fisserebbe ai recettori cerebrali specifici.

A livello cerebrale la nicotina ha azione stimolante: aumenta la vigilanza, il potere di concentrazione intellettuale, la memoria immediata. In alcuni soggetti favorisce il rilassamento, in altri agisce come un vero e proprio antidepressivo. Inoltre fissandosi sui recettori periferici provoca aumento transitorio della frequenza cardiaca, vasocostrizione periferica, aumento della motilità e secrezione gastrointestinale e rilassamento della muscolatura scheletrica. Sono queste complesse azioni farmacologiche che fanno sì che la nicotina contenuta nella sigaretta crei una vera e propria dipendenza fisica e psichica.

Acudetox non è un trattamento di sostanza specifica, ma agendo sul bilanciamento dei neurotrasmettitori è in grado di contrastare anche i sintomi da astinenza da nicotina. A conseguenza riduce l’ansia, fame nervosa, migliora il sonno e riduce i cravings per le sigarette.

Spesso i forti fumatori tendono quando smettono di fumare ad aumentare il cibo o gli alcolici, correndo il rischio di passare da una dipendenza all’altra. Anche in questo caso l’approccio con Acudetox permette di affrontare in maniera più globale il problema ed evita pericolosi eccessi di altre sostanze. In ogni caso può integrarsi facilmente con altri protocolli farmaceutici. Utile alternare alcuni punti dell’orecchio o aggiungere punti somatici (in particolare PN10, sul naso, extra sull’avambraccio, VB7 sul capo)

Se Acudetox è terapia non verbale nello specifico del tabagismo può essere invece importante individuare insieme le tappe, spiegare come funziona (fa star bene non provoca nausea ecc.), indicare le trappole della dipendenza e insegnare come sfuggire.

Le esperienze in Italia sul trattamento del tabagismo con Acudetox sono numerose e con risultati positivi. Molti operatori dei Ser.T. hanno iniziato il lavoro clinico con il trattamento del fumo, su se stessi e sui colleghi, prima di introdurre questa metodica nella disintossicazione di dipendenze così dette maggiori.