Il metodo è standardizzato ed usato con successo dagli anni 70, essendo in grado di attenuare i sintomi fisici e mentali di astinenza di qualunque sostanza psicotropa. Con l’inserimento degli aghi si ottiene sia un riequilibrio energetico dei principali organi che una normalizzazione del livello di ansia e/o depressione, responsabile di per sé di una parte della compulsione.

Consiste di sedute collettive quotidiane della durata di 45 minuti circa che aiutano a tenere sotto controllo i sintomi da astinenza e migliorano il benessere generale della persona.

L’auricoloterapia viene praticata in un “setting” di gruppo. Il nuovo paziente, dopo una visita medica di controllo, viene introdotto in un ambiente sereno ed incoraggiante. Il trattamento provoca un immediato miglioramento della sintomatologia da astinenza e viene calmato da un punto di vista emotivo; tutto ciò lo spinge e lo motiva a continuare.

Principi Generali

Il centro deve proporre orari regolari, non appuntamenti. Es. un ambulatorio aperto il mattino e poi la sera e si può tornare anche 2vv al dì. Molti alcolizzati/astinenza acuta ultimo stadio possono avere notevoli miglioramenti dei sintomi con due interventi al giorno. Il bisogno di droga è di sera e molte ricadute avvengono di sera. Sarebbe opportuno tenerne conto.

Il vantaggio è di eliminare sintomi di astinenza e bisogno di droga. Si ha un’esperienza fisica piacevole del processo di trattamento e ciò facilita l’ingresso in trattamento.

Non c’è diagnosi preliminare immediata. Non è necessario nessuno screening per l’inserimento in fase 1 ma nei primi giorni va fatta una valutazione medica dei disturbi fisici e bisogna conoscerli perché prima o poi andranno trattati. Una TBC va trattata subito ma i problemi strettamente legati all’alcolismo (disturbi nervosi periferici, dolori ecc.) vanno lasciati e puntare all’eliminazione del problema

La valutazione medica va fatta nella prima settimana ma nei giorni successivi all’inizio del trattamento. Il paziente deve stare meglio e essere inserito prima di fare i conti col problema di entrarci. I problemi di vita (casa, cibo ecc) sono trattati da una figura d’appoggio sociale mentre il programma punta all’eliminazione del problema di fondo. Non si fanno indagini più profonde.

Controllo tossicologico (urine o palloncino) va fatto tutte le volte che fanno il trattamento. Il test urinario è una terapia non verbale che mostra tangibilmente il progresso del malato. Non ci aspettiamo che siano puliti ma che vengano con regolarità ; se sono puliti si può passare alla 2° fase. (un tempo controlli a caso e a sorpresa). Il paziente collabora perchè test non comporta punizione, esclusione ma valutazione, incoraggiamento. L’importante è rimanere in trattamento.

Terapia di Gruppo L’alcolizzato o il drogato spesso non tollera l’intensa e stretta relazione personale e spesso si tiene a distanza. Con NADA si fa esperienza di liberazione da dipendenza in modo gradevole e in compagnia. Spesso non si fida del terapeuta (non si fida neanche di sé stesso), si sente a disagio e in colpa ma continua a farlo. Il malato è confuso, spaventato. C’è difficoltà di comunicazione, incomprensione. Il gruppo costituisce un approccio non verbale, in modo sicuro, senza paura. Se all’inizio deve esprimere i suoi sentimenti rischia di abbandonare il programma.

E’ un trattamento senza droghe in pazienti con problemi analoghi. I pazienti acquistano fiducia e forza da pazienti più avanti nel programma.

I tossici hanno bisogno di spazio. Molti pazienti inizialmente hanno un rifiuto verso la terapia verbale. La richiesta di una verbalizzazione può allontanare dal programma. L’agopuntura vince l’isolamento anche nei pazienti che non tollerano il trattamento psicoterapico intenso. Nella terapia di gruppo si superano queste resistenze più facilmente.